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M
COME MEGLIO APPREZZARE IL TELESCOPIO NUOVO
144.
1. Per prima cosa, stabilire l’oggetto da osservare. Qualsiasi oggetto luminoso nel cielo notturno rappresenta
un buon punto d’inizio. Uno dei punti d’inizio preferiti in astronomia è la Luna. Questo è un oggetto che
certamente non mancherà mai di soddisfare gli astronomi in erba o i più esperti. Una volta sviluppata una
certa esperienza a questo livello, ci si potrà dedicare ad altri oggetti. Saturno, Marte, Giove e Venere sono
buone scelte di secondo livello.
2. La prima cosa da fare, dopo aver montato il telescopio nel modo descritto sopra, è centrare l’oggetto
desiderato nei crocicchi del cercatore. Se il cercatore è stato allineato bene, un rapido sguardo attraverso
il tubo principale del telescopio a bassa potenza dovrebbe far vedere la stessa immagine. Con l’oculare
di potenza più bassa (quello su cui è stampato il numero più grande) si dovrebbe riuscire a mettere a
fuoco la stessa immagine vista attraverso il cercatore. Resistere alla tentazione di passare direttamente alla
massima potenza. L’oculare di bassa potenza dà un campo visivo più ampio e un’immagine più luminosa,
permettendo quindi di trovare con facilità l’oggetto desiderato. Quando l’immagine è messa a fuoco
in entrambi i tubi, si è già superato il primo ostacolo. Se non si vede l’immagine dopo aver tentato di
metterla a fuoco, potrebbe essere necessario riallineare il cercatore. Il tempo dedicato ad eseguire un buon
allineamento è importantissimo: se ne apprezzeranno subito i risultati. Ogni oggetto centrato nel cercatore
lo si troverà facilmente nel tubo principale del telescopio, fattore essenziale per continuare l’esplorazione del
cielo notturno.
3. Gli oculari di bassa potenza sono perfetti per osservare la luna piena, i pianeti, gli agglomerati stellari, le
nebulose e anche le costellazioni: questa costituisce la base di partenza per le osservazioni future. Ad ogni
modo, per riuscire ad osservare un maggior numero di dettagli, è utile provare a passare ad ingrandimenti
maggiori, su alcuni di questi oggetti, con oculati più potenti. Nelle notti calme e serene, la linea di
separazione luce/oscurità sulla luna (detta “Terminatore”) è meravigliosa da osservare ad alta potenza. Le
montagne, i crinali e i crateri risultano vividissimi grazie ai punti di luce più forte. Analogamente si può
passare a ingrandimenti maggiori anche sui pianeti e sulle nebulose. Gli agglomerati stellari e le singole stelle
si osservano, comunque, meglio a bassa potenza.
4. Il teatro astronomico che chiamiamo cielo notturno è un fondale in costante cambiamento. In altre parole,
non viene proiettato sempre lo stesso film. Infatti, le posizioni delle stelle cambiano non solo da un’ora
all’altra quando sembrano sorgere e tramontare, ma anche nel corso dell’anno. Man mano che la Terra
orbita intorno al sole, la nostra prospettiva sulle stelle cambia a seconda del ciclo stellare dell’orbita. La
ragione per cui il cielo sembra spostarsi tutti i giorni proprio come il sole e la luna si “spostano” nel cielo
sta nel fatto che è la Terra a ruotare sul proprio asse. Di conseguenza, si noterà che dopo pochi minuti, o
pochi secondi, (a seconda della potenza dell’oculare) gli oggetti nel telescopio si spostano. Specialmente con
ingrandimenti maggiori, si noterà che la luna o Giove “scappano” fuori dal campo visivo. Per compensare,
basta spostare il telescopio per “rimetterlo” sul percorso giusto.